15.12.2017 / Siria
Una pace ancora lontana, una guerra che affonda radici in un remoto passato.
Centinaia di migliaia di morti e 12 milioni di profughi.
Un mosaico di interessi opposti.
Quale futuro per questo paese?
Molti gli attori sullo scacchiere siriano: Assad, i curdi siriani, l’ISIS , la Turchia, i ribelli, l’ONU, la Russia, gli USA, con continui rovesci di alleanze.
Non è facile fare chiarezza e comprendere cosa stia succedendo realmente, anche perché le tante fonti restituiscono informazioni contrastanti .
I profughi però sono milioni, 4 dei quali si sono spostati nei paesi adiacenti alla Siria, mentre altre centinaia di migliaia continuano il loro esodo attraversando l’Africa verso l’Europa.
Se chiedo alla gente che incontro e ai miei collaboratori di qui, tutti esprimono la loro stanchezza e la loro sfiducia in una Siria migliore, sperano solo nella pace, che sia pure quella governativa, insh’Allah. (F.De Giorgi)
Ne parleremo con:
Franco De Giorgi
Medico chirurgo di Bolzano, collabora da 40 anni con GVC, una ong italiana attiva nella cooperazione internazionale in paesi in guerra o colpiti da catastrofi naturali. Nel 2014 De Giorgi ha avviato i progetti di ricostruzione delle infrastrutture ad Aleppo e da allora si occupa anche delle problematiche sanitarie nei campi profughi dei siriani rifugiati in Libano.
Gianni Rufini
Direttore Generale di Amnesty International Italia
Esperto di diritti umani e aiuto umanitario in Africa, Medio Oriente, Asia, Balcani e America Latina. Dal 1997 al 2001 direttore del coordinamento europeo delle ONG umanitarie VOICE, a Bruxelles.
Ha lavorato per numerose ONG italiane e straniere, per diverse agenzie delle Nazioni Unite ed altre organizzazioni internazionali.